La nostra MACCHINA MERAVIGLIOSA


19 Giugno 2020

Un viaggio nel mondo della salute. Breve scheda sul nostro organismo
La nostra MACCHINA MERAVIGLIOSA
Il nostro organismo è come una meravigliosa e complessa macchina che ci permette di vivere in maniera naturale, utilizzando la grande quantità di attività che ci è permesso compiere durante tutta la giornata (alzarsi, lavarsi, vestirsi, lavorare, mangiare, digerire, riposare, etc. ).


Prendiamo a paragone un´automobile nuova che è ferma all´autosalone, in esposizione: è tutta nuova, con l´olio per lubrificare il motore perfettamente pulito. Non appena viene messa in moto, tutte le apparecchiature, ingranaggi, circuiti sollecitati dal motore che gira (anche solo al minimo) producono delle scorie, delle impurità che derivano proprio dal fatto di essere in movimento (e che necessiteranno di manutenzione periodica, tagliando, riparazioni, etc..)

Ritornando al nostro corpo, meravigliosa macchina, produce anch´esso, in continuazione, delle scorie, delle tossine che vengono prodotte necessariamente per il solo fatto di essere vivi (ricordiamo qualcuno degli organi che abbiamo sempre in funzione? Il cuore, i polmoni, i reni, lo stomaco, l´intestino, i muscoli, le ossa…)
Eravamo alla constatazione che produciamo tossine che si accumulano nel nostro corpo, anche solamente per il fatto di essere vivi!! A ben pensare però, accumuliamo tossine che provengono anche dall´esterno, come ad esempio dall´aria inquinata che respiriamo, dal cibo sofisticato, dall´atmosfera e dal sole che diventano ogni giorno meno amici –nel senso che abbiamo bisogno di proteggerci dalla loro azione che non è più quella di una volta- e così via…


Uno dei punti più importanti da tenere sempre presente è che la nostra “macchina meravigliosa” non è stata creata per correre oltre i propri limiti, senza accusare problemi, né per correre al massimo delle proprie caratteristiche e possibilità per lunghissimi periodi, in quanto ne verrebbero fuori come conseguenza quelle parole molto ricorrenti e ben note quali stress, surmenage (fisico e/o psicofisico), etc..
In altre parole, senza fare di tutta l´erba un fascio, sarebbe auspicabile che ognuno di noi, in buono stato di salute, permettesse al nostro organismo di godere del giusto tempo necessario perché possa risolvere o adattarsi alle sempre nuove situazioni in cui ci troviamo dalla mattina alla sera, il più possibile in maniera naturale…

 


corri, corri, ….
quanta fretta, ma dove corri, dove vai?…


Chi non la conosce? La conosciamo tutti e del significato profondo non ce ne curiamo più di tanto!
OGNI GIORNO (purtroppo lo scenario odierno è questo) prendiamo la pillola “svegliatin“; andiamo al lavoro di corsa e ci troviamo in fila a respirare smog ed altre schifezze; nell´espletare i nostri compiti e mansioni dobbiamo farlo il più velocemente possibile e prendiamo per la gastrite “gastrit-addio“, nella pausa pranzo “miraggio 50 Kili” per dimagrire, nel pomeriggio la pillola “guadagna 2 ore” per chi è in arretrato nel lavoro, per ritornare presto “ritorna a casa Lassie“, per docciarsi in fretta “come sei pulit´ e lisc´ “, per ottenere buoni risultati in palestra “Tu sei il più forte, mica gli altri“, per combattere il dolore da strappo dell´allenamento punture di “qui va megl´ e qui no“, per poi bere la tisana di camomilla con l´ultima pillola (si spera!) “stramazzin e sogni d´oro in 20 secondi netti“!!!!!


voglio scendere


.. tutto questo, in netta contrapposizione ai nostri nonni che andavano in campagna SENZA orologio, in quanto il fluire del tempo era scandito dal percorso del sole nel cielo. 


Non voglio essere tacciato di “vecchiume, nostalgia,..” o altro, però non posso fare a meno di notare che, prima di utilizzare qualsiasi rimedio per i piccoli fastidi di salute di cui soffrivano, i nostri nonnetti aspettavano un poco di tempo dicendo “vediamo se passa da solo“, e questo tempo veniva impiegato al massimo per utilizzare rimedi naturali che potevano essere di aiuto alla Natura per effettuare un po´ di tempo prima (UN PO´, MICA DOPO 3 DECIMI DI SECONDO !!) le necessarie riparazioni e messa a norma di tagli, ferite, mal di testa, cadute, indigestione, raffreddore, vomito, diarrea, ..


== partiamo da qui ==


Nota Bene

tutto quello che viene indicato d´ora in poi VALE ESCLUSIVAMENTE per organismi sani cui si possono applicare direttamente questi principi, in quanto gli organismi con gravi patologie o fortemente defedati NECESSITANO di essere riportati in una condizione ottimale, PRIMA di lasciare che la Natura effettui le sue normali operazioni di manutenzione.
sembra strano, ma è vero


Tornando ai nostri vecchietti cui ci riferivamo prima, loro davano il tempo all´organismo di ripulirsi e di riprendersi da eventi che erano visti naturali e non vissuti come situazioni da cui uscirsene il prima possibile.

Per esempio, aspettavano che il mal di testa passasse da solo, magari aiutandosi con lo stare al buio o con un fazzoletto da mettere stretto in fronte, e così via.

Nelle prossime puntate prenderò in considerazione alcuni esempi che ci potranno permettere quantomeno di riflettere e scegliere (a volte) di provare a metterli in pratica e segnalare i successi (ed insuccessi) realizzati.
Coraggio, si va!!!

 


BOLLE

Poiché i tessuti lesi hanno bisogno di ripararsi e per questo hanno bisogno anche di tempo, ecco che entra in azione un meccanismo meraviglioso che serve appunto ad evitare che qualsiasi cosa tocchi dove ci siamo fatti male e che necessita di tempo finché non avviene la riparazione naturale dei tessuti al di sotto.

Comprendendo lo scopo di questo meccanismo è fortemente raccomandato NON BUCARE LA BOLLA (verrebbero meno tutti i vantaggi su citati) ed attendere che scoppi da sola (e sarà al momento giusto, cioè quando la pelle sarà di nuovo pronta)

 

 

 

I nostri antenati sapevano bene che sulle bolle dovute a scottature non si doveva mettere nulla che contribuisse a farle rompere prima del tempo, questo perché quando ci scottiamo, la prima cosa che si forma è una bolla ripiena di un liquidi trasparente.

I nonnini avevano ragione!!


..che fortuna!!

Mi trovo ora ad affrontare un dramma dei giovani che ricorrono a qualsiasi mezzo per eliminare il problema che hanno in età puberale: l´ACNE !!!!

Per comprendere il meccanismo che porta l´organismo a far USCIRE dal corpo le sostanze dannose che potrebbero fargli del male, basta pensare alla brava massaia che sfaccenda in cucina; dopo aver mangiato e rigovernato la cucina si butta nella pattumiera ciò che non serve e che non è più buono: l´immondizia. Questa immondizia (tossine, veleni, o altri termini riferiti al corpo umano) DEVE essere buttata ed occorre svuotare il secchio per tenerlo pronto per raccogliere (ed ancora eliminare) altro pattume.

 

 

Se proviamo ad immaginare che la massaia non vuole svuotare il secchio dell´immondizia, allora dovrà compattare nel secchio l´immondizia per fare spazio a quella del giorno dopo, e così via …
Cosa avremo in casa dopo una settimana così? Avremo una bomba chimica micidiale che provoca risentimento a causa dei miasmi che esala e che nessuno toccherebbe mai perché magari acida e corrosiva, piena di larve di insetti, etc…


Tornando all´acne.. è quasi la stessa cosa; voglio dire che le metodologie miranti ad eliminare l´eccesso di sebo dal viso sono valide perché NON tendono a TRATTENERE ed impaccare (vedi l´immondizia), ma tendono a svuotarla man mano che si formano le impurità e le tossine della pelle.


Se invece immaginiamo di trattenere la fuoruscita di tossine, queste troveranno altre vie di uscite e potrebbero danneggiare irreparabilmente gli organi interni.


PLACCHE ???

Per quanto riguarda la presenza in gola di placche (senza rialzo febbrile notevole) esiste un rimedio antico che però possiamo reinterpretare anche in chiave moderna.

I nostri nonni usavano l’effervescenza dovuta all’ossigeno (dell’acqua ossigenata) per ottenere una diminuzione delle placche che erano sulle tonsille. [Nota Bene: la dose usata per i primi gargarismi era 1 parte di acqua ossigenata e 3 parti di acqua; poi si passava man mano a concentrazioni maggiori…

 

 

 

Fermo restando che si puo’ provare a seguire il consiglio della nonna, oggi si puo’ ottenere (quasi) lo stesso risultato con gargarismi di COCA COLA !!!   L’effetto è dovuto questa volta all’anidride carbonica che dà l’effervescenza alla bevanda e che tenra di “scucchiaiare” le placche. N.B.: Con questo secondo metodo consiglio di RESISTERE ALLA TENTAZIONE DI INGOIARE il liquido dopo aver effettuato il gargarismo, in quanto si ingerirebbero ANCHE le placche !!!

 

 


Che sole


Meglio uno spuntino ESTATE !!!!!!

Voglio il sole tutto per me!!

… ed adesso che sei ROSSO FUOCO cosa fai????
Ancora una volta le nonnine erano pronte con rimedi “miracolosi”. Ho scoperto in questi giorni che utilizzavano del latte inacidito (oggigiorno è più facile utilizzare lo YOGHURT) a mo´ di crema (latte) DOPO SOLE.

 

Vi invito a provare perché finora altri clienti ne hanno testato l´efficacia.
Conclusione: bello il sole e la merenda con lo yoghurt (di qualsiasi gusto e tipo, possibilmente fresco di frigo)

 

 

 

 


Dopo un po’ di “latitanza” da parte mia per aggiornare con regolarità il sito (dovuta alle festività, aggiornamenti professionali e situazioni sempre più pressanti di incombenze di fine anno sia per la farmacia che per la famiglia), ricomincio il colloquio con voi tutti, per segnalare dei ringraziamenti a due medici per il ritorno di notizie che mi hanno dato dopo l’episodio che passo a descrivere e che considero importante come incoraggiamento nel continuare la strada della medicina naturale come primo impiego da utilizzare, per essere dalla parte della natura (cioè dare all’organismo tempi adeguati perché possa rispondere).

 

Qualche giorno fa un caro amico medico era in farmacia e tra una cosa e l’altra si è lamentato di una forte “pesantezza di testa” per cui mi ha chiesto se avessi nulla a portata di mano; a quel punto gli ho applicato in fronte e sulle tempie un po’ di olio essenziale di lavanda, spiegandogli che forse poteva alleviargli il male di testa, così come usualmente può fare anche con nevralgie, etc…

Il giorno dopo è ritornato con un suo parente (medico anche lui),ed ha esordito dicendomi: “Franco, ti confermo che il mio problema alla testa è passato del tutto dopo pochi minuti dall’applicazione; ti ringrazio. Vedi un po’ cosa puoi fare ora per Stefano; ha un benedetto dente che gli duole da un po’ di tempo”. Stessa procedura, solo che ho applicato l’olio essenziale di lavanda anche all’interno della guancia, sulle gengiva.

Dopo quattro giorni il caro dr. Stefano è tornato entusiasta e mi ha detto che voleva ringraziarmi di persona (per questo non aveva telefonato) in quanto aveva risolto il suo problema, non era più andato dal dentista (…i medici sono i peggiori pazienti ) ed aveva così anche risparmiato tempo e soldi. Ringrazio entrambi per avermi autorizzato a pubblicare questo episodio che (per me) non ha bisogno di commenti, ma solo di riflessioni.

 

 


Vi comunico che recentemente è venuta in farmacia una signora afflitta da continui dolori di testa che combatteva in tutti i modi (anche con farmaci pesanti), il problema già grande era aggravato dal fatto di essere in cinta!!
Con grande sorpresa di tutti mi ha cercato (ero assente per un aggiornamento professionale) ed ha iniziato a spiegare a tutti che AVEVA RISOLTO IL SUO PROBLEMA del mal di testa con il consiglio che le avevo dato:

caffè amaro, caldo, con 5 gocce di limone.

Ringrazio la signora di questo “ritorno” che mi incoraggia (o forse dovrei dire CI incoraggia?) a proseguire su questa semplice strada.

TENDINITE

Per accelerare il processo di “autoriparazione” del corpo può provare alcuni rimedi non invasivi che le porteranno giovamento:

Faccia preparare una bacinella con dell´acqua calda (ma non bollente) ed un´altra con acqua fredda; immergerà il piede alternativamente dapprima in quella calda per 3 minuti e poi in quella fredda 1 minuto. Ripeta il ciclo per 3 o quattro volte (servirà a migliorare la circolazione sanguigna).

 

 

 


Per poter poi ridurre e perfino eliminare i piccoli versamenti di liquido che le provocano tanto dolore può utilizzare la caratteristica meravigliosa del SALE di essere igroscopico !!!

 

Agisca così: prenda un chilo di sale grosso da cucina e lo inserisca in un calzino da uomo del tipo alto; faccia un nodo all´estremità aperta e lo metta in un forno (non a microonde) su un foglio di stagnola e lo faccia riscaldare a temperatura non alta, in modo da tenere tranquillamente in mano il “salsicciotto” che si è venuto a formare.

 

Previa l´interposizione di un panno ponga a contatto del suo piede questo involucro, tenendolo per 5 secondi circa (solo la prima volta), questo per verificare che non ci siano reazione o fastidi vari (finora tutti coloro che hanno seguito questo metodo non hanno avuto nessun problema).

Può quindi ripetere più volte e per più tempo tale operazione.

 

 

 

 

Sperando di esserle stato utile in qualcosa, passo a salutarla cordialmente, attendendo con piacere un Suo riscontro.

 
 

Colella dr. Francesco

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