Galli, il pericolo arriva da nuovi focolai e ‘super diffusori’
INFETTIVOLOGIA | REDAZIONE DOTTNET | 19/07/2020 19:05

“E’ assolutamente necessario il potenziamento della medicina territoriale e della capacità di identificare e circoscrivere rapidamente i focolai risalendo la catena di contatti”
In questo momento, a fronte di un nuovo aumento dei casi di Covid-19 a livello mondiale, i rischi maggiori derivano dalla nascita di nuovi focolai sul territorio: la priorità deve dunque essere “l’identificazione immediata dei nuovi cluster ed il loro contenimento”. A mettere in guardia è Massimo Galli, direttore del reparto Malattie Infettive all’ospedale Sacco di Milano, che avverte: “La massima attenzione va anche rivolta all’identificazione dei soggetti cosiddetti ‘super diffusori’ del virus”.
I nuovi focolai, spiega Galli all’ANSA, “sono una eventualità tutto sommato attesa. Non ci si poteva illudere che ‘riaprendo’ non sarebbe successo più nulla. Tuttavia ciascuno di essi va considerato con la massima attenzione ed è fondamentale il loro rapido contenimento. A questo fine è assolutamente necessario il potenziamento della medicina territoriale e della capacità di identificare e circoscrivere rapidamente i focolai risalendo la catena di contatti”. Il punto, sottolinea, è che “su 100 persone infettate da SarsCov2, 90 hanno una limitata capacità di trasmettere l’infezione mentre gli altri 10 infettano e tra loro ci sono dei veri e propri super-diffusori. Saranno proprio questi ultimi – avverte – i responsabili dell’80-90% delle nuove infezioni”. Ed i luoghi affollati e chiusi “facilitano la dispersione del virus da parte dei super-diffusori, che sono di regola inconsapevoli di esserlo e spesso completamente asintomatici”.