Tendinite alle caviglie


16 Ottobre 2020

DOMANDA
Gentile Dott.Colella, dalle pagine del Suo sito mi rendo conto della grande passione con cui fa il suo lavoro. E´ forse il caso che io approfitti, per così dire, per fare una domanda al farmacista…. Qualche mese fa, a causa di una banale infezione, alla bocca dovetti assumere per cinque giorni del “Ciproxin 500 x2. L´infezione se ne andò, ma proprio il 5° giorno mi arrivò una tendinite alle caviglie che non riesco in nessun modo a debellare. Ho chiamato con un responsabile della Bayer che mi ha rassicurato che prima o poi tutto si sarebbe risolto spontaneamente, ma così non è purtroppo. Ora Le vorrei chiedere: cosa succede ai muscoli e ai legamenti di così tossico durante l´assunzione di fluorochinoloni; non vi è alcun rimedio, magari omeopatico, per migliorare il danno prodotto dal farmaco? Ho 60 anni e sono uno sportivo, vorrei tornare a correre. La ringrazio per il consiglio che mi potrà dare….Giuseppe.

(Giuseppe Ercole)

RISPOSTA
Gentilissimo Signor Giuseppe, La ringrazio per i complimenti e passo a rispondere alla sua lettera, premettendo però che sarà lunga in quanto mi auguro riuscire a fugare dei dubbi e darle delle nuove indicazioni e consigli. Mio fratello mi chiese in prestito, tanti anni fa, un coltello a scatto che portavo qualche volta in gita con gli Scout; quando me lo riconsegnò… era rotto. Scopriti cielo!! “possibile che ti presto qualcosa e me la restituisci rotta? Chissà cosa avrai combinato per ridurlo così!!” Mio fratello giurò e spergiurò che ALLA PRIMA VOLTA di utilizzo.. si era bloccata la lama, essendosi così rotto il meccanismo a molla. (Ebbi in seguito notizie da un amico presente “al momento del fatto” che era tutto vero, anche se poco credibile per la contestualità ed unicità dell´evento). Perchè tutto questo? Tutto questo mi porta a spiegare una mia convinzione e che cioè un evento che si sussegue ad un altro, essendone apparentemente conseguenza, non è detto debba essere necessariamente così!! Venendo quindi alla sua tendinite non sono sicuro che è così “fortunato” da rientrare nel novero di persone (non molte) che hanno effetti indesiderati, anche se in effetti nel foglietto illustrativo del farmaco sono riportati come cosa “normale” riscontrare artropatie nei bambini (sic). Per accelerare il processo di “autoriparazione” del corpo può provare alcuni rimedi non invasivi che le porteranno giovamento: Faccia preparare una bacinella con dell´acqua calda (ma non bollente) ed un´altra con acqua fredda; immergerà il piede alternativamente dapprima in quella calda per 3 minuti e poi in quella fredda 1 minuto. Ripeta il ciclo per 3 o quattro volte (servirà a migliorare la circolazione saguigna) Per poter poi ridurre e perfino eliminare i piccoli versamenti di liquido che le provocano tanto dolore può utilizzare la caratteristica meravigliosa del SALE di essere igroscopico !!! Agisca così: prenda un chilo di sale grosso da cucina e lo inserisca in un calzino da uomo del tipo alto; faccia un nodo all´estremità aperta e lo metta in un forno (non a microonde) su un foglio di stagnola e lo faccia riscaldare a temperatura non alta, in modo da tenere tranquillamente in mano il “salsicciotto” che si è venuto a formare. Previa l´interposizione di un panno ponga a contatto del suo piede questo involucro, tenendolo per 5 secondi circa (solo la prima volta), questo per verificare che non ci siano reazione o fastidi vari (finora tutti coloro che hanno seguito questo metodo non hanno avuto nessun problema). Può quindi ripetere più volte e per più tempo tale operazione. Sperando di esserLe stato utile in qualcosa, passo a salutarLa cordialmente, attendendo con piacere un Suo riscontro.

Colella dr. Francesco

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