Utilizzo e applicazioni

Il pulsiossimetro (pulsossimetro o ossimetro o saturimetro) è un’apparecchiatura medica che permette di misurare la quantità di emoglobina legata nel sangue in maniera non invasiva. Si basa sulla tecnologia sviluppata da Takuo Aoyagi nel 1974 per l’azienda giapponese Nihon Kohden. Non consente di stabilire quale sia il gas a cui è legata l’emoglobina, ma solo la percentuale di emoglobina legata. Di norma l’emoglobina lega l’ossigeno, per cui si può ottenere una stima della quantità di ossigeno presente nel sangue.
https://www.quotidiano.net/cronaca/video/come-funziona-il-saturimetro-1.5759286
Utilizzo e applicazioni
Misurazioni
- sopra il 96% sono considerati valori normali di O2;
- tra il 95 e il 93% sono indicativi di possibili problemi di ossigenazione ovvero una parziale assenza dell’ossigeno (lieve ipossia);
- tra il 92 e il 90% sono indicativi di ossigenazione insufficiente ed è consigliabile sottoporsi a emogasanalisi (EGA);
- al di sotto del 90% non sono fisiologici e indicano una severa deficienza di ossigeno (grave ipossia), per cui risulta importante sottoporsi a una emogasanalisi.
Il valore di 100 misurato “in aria ambiente”, cioè senza somministrazione artificiale di ossigeno, può essere sintomo di iperventilazione che può essere dovuta, per esempio, ad attacchi di panico. A volte anche valori intorno al 90% possono risultare normali: è il caso di persone affette da broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO).