Ma un livello elevato ha causato un tumore raro nei topi


17 Ottobre 2020

Sanità pubblica | Redazione DottNet | 06/02/2018 16:22

L´uso del cellulare non mette a rischio la salute delle persone. Lo evidenziano i risultati preliminari del National Toxicology Program del Dipartimento Nazionale della Salute degli Stati Uniti, da cui emerge però che un livello estremamente elevato di radiazioni degli smartphone è legato, in ratti maschi, all´aumento di un tumore raro.

Tuttavia, precisano i ricercatori e la Food and Drug Administration (FDA), le esposizioni a cui sono stati testati gli animali erano molto più alte degli attuali limiti di sicurezza previsti per i cellulari. I telefonini emettono radiofrequenze, ovvero radiazioni non ionizzanti, che producono energia sotto forma di calore. La preoccupazione su cui si sono concentrate molte ricerche è che una frequente esposizione possa alterare l´attività delle cellule cerebrali. I nuovi risultati mostrano che circa il 6% dei ratti maschi i cui interi corpi erano stati esposti al più alto livello di radiazioni dei cellulari, sviluppava nel tessuto nervoso vicino al cuore un raro tipo di tumore chiamato schwannoma o neurinoma. Ciò non accadeva in ratti maschi che non erano esposti alla radiazione.

Inoltre nessun aumento è stato riscontrato nei ratti femmina o nei topolini, probabilmente perché le dimensioni del corpo erano minori e dunque assorbivano meno radiazioni. Ma i ricercatori frenano ogni allarmismo. “I livelli e la durata dell´esposizione alle radiofrequenze – commenta John Bucher, ricercatore senior – erano molto più grandi di quello che le persone sperimentano, anche con il più alto livello di utilizzo del cellulare. Inoltre abbiamo esposto l´intero corpo dei roditori”, non solo una parte, come invece accade parlando al telefono. Quindi, “i risultati non dovrebbero essere estrapolati all´uso del telefonino da parte degli esseri umani”.

“Riteniamo che gli attuali limiti di sicurezza per i cellulari siano accettabili per proteggere la salute pubblica”, ribadisce in una nota Jeffrey Shuren, capo della divisione radiologica della FDA, l´agenzia regolatoria americana. “Anche con frequente uso quotidiano da parte della stragrande maggioranza degli adulti, non abbiamo visto un aumento di tumori cerebrali”.

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